Inciampare nella SHOAH a Venezia
INCIAMPARE NELLA SHOAH A VENEZIA.
CONOSCERE PER OPPORSI AL PREGIUDIZIO E AI VECCHI E NUOVI LINGUAGGI D’ODIO.
Mercoledì 31 gennaio una delegazione di docenti, studenti ed ex studenti, accompagnati dal Dirigente Scolastico, ha partecipato all’evento promosso dalla Sesta Commissione permanente del Consiglio Regionale del Veneto per il Giorno della Memoria. L’evento si è tenuto nel meraviglioso Palazzo Ferro Fini a Venezia.
Il nostro Istituto è stato invitato a in quanto vincitore (primo premio di 3000 euro) nello scorso anno scolastico del Concorso “I giovani, nuovi testimoni della Memoria. Tema: La lezione dei Giusti e le storie conosciute o meno conosciute dei Giusti nel Veneto” con il video “Storie di solidarietà ed eroismo in Val d’Alpone (1943-1945)”.
Dopo i saluti istituzionali, tra cui quello dell’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzan, ha presieduto il pomeriggio di studi la Presidente Francesca Scatto che ha ringraziato studenti, docenti e Dirigenti presenti per l’impegno profuso in tematiche così complesse e delicate, assolutamente necessarie per gli studenti che oggi si trovano a affrontare una realtà alquanto articolata.
La presidente Scatto ha ricordato le parole forti e lapidarie di Lia Levi:
Ci avete chiamati. Ci avete accolti con calore nelle vostre scuole. O anche in sale istituzionali dove abbiamo incontrato partecipi cittadini.
Avrete capito che sto alludendo a me ma, naturalmente, anche ai tanti ebrei della mia generazione che hanno scelto di testimoniare.
Ci avete chiesto frastornati “ma perché non vi siete difesi?”. Ci avete chiesto indignati: “Come è possibile che il nostro pianeta abbia permesso questa strage?”. Gli abitanti dei paesi contigui sapevano, dicevate. Sapevano di quella colossale industria della morte ad un passo da casa loro. Potevano provare a gridarlo forte.
Ammirevoli docenti hanno diviso con noi lo sforzo di far percepire tracce di quel racconto che non si può raccontare. Validi sindaci di numerose città hanno organizzato per voi viaggi nei campi dello Sterminio. Molti ragazzi ne sono usciti sconvolti, qualcuno non riusciva più a destreggiarsi in mezzo a quel tumulto di emozioni.
Sia chiaro però. Non era la trasmissione della sofferenza che volevamo riversare su voi. Ci mancherebbe! Era solo un invito a mettere in moto la conoscenza, quella che, se funziona, si trasforma in coscienza.
Gli allievi dell’Istituto hanno potuto apprezzare gli interventi di autorevoli relatori come la prof.ssa Stefania Bertelli, docente e storica presso l’Istituto veneziano per la storia della resistenza e della società contemporanea, il prof. Marco Borghi, storico e presidente della Municipalità di Venezia, Muran e Burano, membro del Comitato Scientifico dell’istituto veneziano pe la storia della Resistenza e della società contemporanea.
Infine il prof. Gadi Luzzato Voghera, storico dell’ebraismo e dell’età contemporanea e direttore della Fondazione CDEC, ha concluso con una breve ma intensa lezione dal titolo “Dall’antigiudaismo all’antisemitismo” con puntuali riferimenti alla situazione di riacceso antisemitismo che si registra in Europa e in Italia.
“La pandemia, l’inflazione connessa alle guerre in corso, la crisi climatica contribuiscono ad alimentare le paure dei cittadini e favoriscono le narrazioni complottiste, che sono la base fondamentale del linguaggio antisemita. La preoccupazione quindi è lecita, e ci deve spingere a attivare azioni di contrasto a tutti i livelli.”
Al termine dei lavori, il gruppo del Dal Cero si è recato nel luogo più significativo per una tale giornata, al ghetto di Venezia, per una visita e scoprire, inchinarsi per leggere, “inciampare” sulle pietre d’inciampo che ricordano le drammatiche deportazioni, perché solo la conoscenza può divenire una forte presa di coscienza a non dimenticare.
Link della diretta dell’evento:
La referente
Prof.ssa Paola Guerra